Testamento spirituale

Testamento spirituale di Benedetto XVI
«Rimanete saldi nella fede»

 

Ecco il testo integrale
del testamento spirituale
redatto da Benedetto XVI
il 29 agosto 2006
e non più modificato o integrato.
È stato diffuso
all’indomani della sua morte
sabato 31 dicembre 2022.

Testamento spirituale – Se
in quest’ora tarda della mia vita
guardo indietro ai decenni che ho percorso,
per prima cosa vedo
quante ragioni abbia per ringraziare.

Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso,
il dispensatore di ogni buon dono,
che mi ha donato la vita e mi ha guidato
attraverso vari momenti di confusione;

rialzandomi sempre ogni volta
che incominciavo a scivolare
e donandomi sempre di nuovo
la luce del suo volto.

Retrospettivamente vedo e capisco
che anche i tratti bui e faticosi
di questo cammino
sono stati per la mia salvezza
e che proprio in essi
Egli mi ha guidato bene.

Testamento spirituale di Benedetto XVI

Ringrazio i miei genitori,
che mi hanno donato la vita
in un tempo difficile
e che, a costo di grandi sacrifici,

con il loro amore mi hanno preparato
una magnifica dimora
che, come chiara luce,
illumina tutti i miei giorni fino a oggi.

La lucida fede di mio padre
ha insegnato a noi figli a credere,
e come segnavia
è stata sempre salda in mezzo
a tutte le mie acquisizioni scientifiche;

la profonda devozione
e la grande bontà di mia madre
rappresentano un’eredità
per la quale non potrò mai
ringraziare abbastanza.

Mia sorella mi ha assistito per decenni
disinteressatamente e con affettuosa premura;
mio fratello,
con la lucidità dei suoi giudizi,
la sua vigorosa risolutezza
e la serenità del cuore,
mi ha sempre spianato il cammino;

senza questo suo continuo precedermi
e accompagnarmi
non avrei potuto trovare la via giusta.

Testamento spirituale di Benedetto XVI

Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici,
uomini e donne,
che Egli mi ha sempre posto a fianco;
per i collaboratori
in tutte le tappe del mio cammino;
per i maestri e gli allievi
che Egli mi ha dato.

Tutti li affido grato alla Sua bontà.
E voglio ringraziare il Signore
per la mia bella patria
nelle Prealpi bavaresi,
nella quale sempre ho visto trasparire
lo splendore del Creatore stesso.

Ringrazio la gente della mia patria
perché in loro ho potuto sempre di nuovo
sperimentare la bellezza della fede.
Prego affinché la nostra terra resti
una terra di fede
e vi prego, cari compatrioti:
non lasciatevi distogliere dalla fede.

E finalmente ringrazio Dio
per tutto il bello
che ho potuto sperimentare
in tutte le tappe del mio cammino,
specialmente però a Roma e in Italia
che è diventata la mia seconda patria.

A tutti quelli a cui abbia
in qualche modo fatto torto,
chiedo di cuore perdono.

Testamento spirituale di Benedetto XVI

Quello che prima ho detto
ai miei compatrioti,
lo dico ora a tutti quelli
che nella Chiesa
sono stati affidati al mio servizio:
rimanete saldi nella fede!
Non lasciatevi confondere!

Spesso sembra che la scienza
– le scienze naturali da un lato
e la ricerca storica (in particolare
l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro –
siano in grado di offrire
risultati inconfutabili
in contrasto con la fede cattolica.

Ho vissuto le trasformazioni
delle scienze naturali
sin da tempi lontani

e ho potuto constatare come,
al contrario, siano svanite
apparenti certezze contro la fede,
dimostrandosi essere non scienza,
ma interpretazioni filosofiche
solo apparentemente spettanti alla scienza;

così come, d’altronde,
è nel dialogo con le scienze naturali
che anche la fede ha imparato
a comprendere meglio il limite
della portata delle sue affermazioni,
e dunque la sua specificità.

Testamento spirituale di Benedetto XVI

Sono ormai sessant’anni
che accompagno il cammino della Teologia,
in particolare delle Scienze bibliche,
e con il susseguirsi delle diverse generazioni
ho visto crollare tesi
che sembravano incrollabili,
dimostrandosi essere semplici ipotesi:

la generazione liberale
(Harnack, Jülicher ecc.),
la generazione esistenzialista
(Bultmann ecc.),
la generazione marxista.

Ho visto e vedo
come dal groviglio delle ipotesi
sia emersa ed emerga nuovamente
la ragionevolezza della fede.

Gesù Cristo è veramente
la via, la verità e la vita
– e la Chiesa,
con tutte le sue insufficienze,
è veramente il Suo corpo.

Infine, chiedo umilmente:
pregate per me,
così che il Signore,
nonostante tutti i miei peccati
e insufficienze,
mi accolga nelle dimore eterne.

A tutti quelli che mi sono affidati,
giorno per giorno
va di cuore la mia preghiera.

29 agosto 2006
Benedictus PP XVI

Foto: Benedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger) /
insiemenews.it

Da sapere

Testamento spirituale di Benedetto XVI
Il suo biografo Seewald: non è mai stato un Papa ombra

«Benedetto XVI non è stato un papa ombra».
È stato il primo commento
del biografo più autorevole di Benedetto XVI
il giornalista bavarese classe 1954,
Peter Seewald
nel rievocare la morte del Papa emerito.

Nel 2016 fu proprio il giornalista a pubblicare
il libro intervista con il Pontefice emerito
dal titolo “Ultime conversazioni”,
in cui papa Ratzinger spiegò al mondo,
a pochi anni dalla sua rinuncia
al ministero petrino,
come viveva il suo nuovo ruolo.

«Non c’è nessuna citazione
che si potrebbe usare
per dimostrare una cosa del genere
– ha aggiunto Seewald -.

Anche nelle interviste
che gli ho fatto io:
ho sempre cercato di parlare
della politica attuale della chiesa
e lui ha sempre negato ogni risposta.

Non è stato di alcun ostacolo
per papa Francesco.
Gli ha dato consigli
quando Francesco ha cercato
i suoi consigli».

Testamento spirituale di Benedetto XVI

«Naturalmente le loro idee
non coincidevano su tutto.
Avevano carismi diversi,
temperamenti diversi».

E ha aggiunto: «Sappiamo anche
che Francesco già parla di Benedetto
come di un santo.

E dice che gli insegnamenti di Benedetto
sono irrinunciabili
per il futuro della chiesa
e saranno di generazione in generazione
sempre incisivi».

Un rapporto
quello tra il giornalista dello Spiegel
(ed ex comunista)
e il Pontefice emerito
che ha radici lontane:

la prima intervista
all’allora cardinale prefetto
della Congregazione della dottrina della fede
risale a più di 30 anni fa:
avvenne nel novembre del 1992.

Seewald ha scritto con Benedetto XVI
anche un altro libro intervista nel 2010
“Luce del mondo”.

Da “Avvenire”, martedì 3 gennaio 2023, p. 6.

Lascia un commento