Parroco 8

Parroco 8

 

Un parroco e la nuova perpetua

Parroco 8 – La nuova perpetua
è la smemoratezza in persona.

«Perpetua, così non va
– le dichiara il parroco – .
Quando vai dal farmacista
chiedigli un chilo di memoria…».

Il giorno dopo,
rientrando dalle spese,
la perpetua spiega:

«Reverendo, il farmacista mi ha detto
che non aveva più memoria,
ma che aveva ancora
cento chili di pazienza,
e mi ha raccomandato di dirglielo…».

Il parroco e il canarino

Parroco 8 – «Reverendo
– fa la perpetua –
non si vergogna?
Ma lo sa che è tornato a notte fonda
dalla cena delle ACLI?
Chissà che bisboccia avete fatto!

A proposito,
sa che non riesco più
a trovare il canarino?».

«Non ne so proprio nulla.
So soltanto che ieri sera
avevo una gran sete
e mi sono spremuto un limone…».

La perpetua e il pappagallo

Parroco 8 – Un parroco compra
un bellissimo pappagallo e,
senza pensare a possibili conseguenze,
lo lascia nella cucina della canonica.

Al suo ritorno la perpetua gli fa:

«Quel pollastro
che mi ha lasciato in cucina
era molto strano.
Comunque l’ho fatto in umido.
Spero che le piacerà…».

«Disgraziata!
– esclama il pover’uomo –
Ma non era un pollastro.
Era un pappagallo!
Un uccello prezioso!
Che parla!».

«Davvero? Un uccello che parla?
Ma a me non ha detto un bel niente».

Resurrexit

Parroco 8 A – fianco della canonica
d’una parrocchia di campagna
c’era una cappellina sconsacrata.

Il parroco,
non sapendo come utilizzarla,
aveva pensato che il posto migliore
per conservare i suoi pochi soldi
delle offerte domenicali
fosse l’antico tabernacolo della cappella.

Per cautela,
aveva posto dinanzi al tabernacolo
un cartello con su scritto:
«Hic est Dominus», «Qui c’è il Signore».

Ma un bel giorno
un ladro fece visita alla cappella
e trovò il malloppo.
Doveva essere un esperto latinista,
perché cambiò il cartello e scrisse:
«Non est hic! Resurrexit»,
«Non è qui! È risorto!».

Foto: Ali Germaine Landry /
wallpapersden.com

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