Parroco 7

La nevrite

Parroco 7 – Un parroco va a far visita
a un suo parrocchiano ammalato,
un tale che gli ha sempre dato preoccupazioni
perché gran bevitore, gran donnaiolo, ecc.

«Allora, come andiamo?».
«Male, reverendo.
Il medico mi ha detto
che ho una nevrite…
Lei sa cos’è?».

Il parroco decide di approfittare dell’occasione
per fare un po’ di morale al brav’uomo:

«Certo: è una terribile malattia
che viene a chi beve troppo,
fa tardi la sera
e si dà alla bella vita».

«Davvero? – fa il poveretto – .
Pensare che il medico mi ha detto
che ce l’ha anche il vescovo!».

Monsignore a cena

Parroco 7 – «Perpetua, Perpetua!»
– esclama il vecchio parroco rientrando – .
«Presto! Fra un’ora circa
Monsignore verrà a cena da noi!».

«Ma reverendo
– geme la povera donna –
in casa non c’è nulla
e lei sa come siamo poveri!
In cucina c’è solo
un paiolo di minestra
e un po’ di spinaci».

«Fa niente,
ce la caveremo.
Dirò a Monsignore
che hai fatto
un pollo arrosto con gli spinaci.

Poi, dopo la minestra,
ti dirò di portare il pollo arrosto.
Tu andrai in cucina,
romperai un piatto e esclamerai:
“Oh che guaio!
Ho lasciato cadere il pollo
nella spazzatura”.

E io risponderò:
“Pazienza,
porta almeno gli spinaci!».

«E lei crede
che andrà a finir bene?».
«Certo».

Dopo un’oretta arriva Monsignore,
si siede, mangia la sua ministra
e quando ha deposto il cucchiaio
il parroco, rivolto alla cucina fa:
«Perpetua, adesso porta il pollo».

Si sente dalla cucina
un gran fracasso di cocci
e il parroco sbotta:
«Al solito!
Sbadata come sei
avrai lasciato cedere il pollo
nella spazzatura…».

Ma un gemito risponde:
«No, reverendo:
ho lasciato cadere gli spinaci…».

Telo nero sull’acquario

Parroco 7 – «Scusa
– fa il parroco alla perpetua –
ma perché hai messo
un telo nero sull’acquario?
Non posso più vedere
quei pesciolini
così simpatici».

«Per oggi deve avere pazienza,
reverendo.
L’importante è che non s’accorgano
che oggi a pranzo
c’è frittura di acciughe.
Sa, sono così suscettibili…».

Foto: Ali Germaine Landry /
rottentomatoes.com