Papa Leone XIII

Papa Leone XIII – Un pittore
aveva fatto un ritratto di Leone XIII,
dandogli, però, un aspetto  minaccioso
e quasi irriconoscibile.

Il Papa contemplò a lungo quel ritratto,
poi concluse:
«Una citazione evangelica ci starebbe bene».

Il pittore lusingato domandò: «Quale?».

Il Papa aprì il Vangelo, che portava sempre con sé,
all’episodio di Gesù che cammina sulle onde e disse:
«Questa: “ego sum, nolite timere”» (sono io, non temete).

Vita…

Leone XIII – Morto nel 1878 Pio IX,
dopo 32 anni di pontificato,
i cardinali pensarono
che era meglio eleggere un anziano.

Fu pertanto scelto Gioacchino Pecci,
vescovo di Perugia,
dalla salute cagionevole
e per quei tempi di età avanzata (68 anni).

Il nuovo papa (che aveva detto: «se eleggono me
presto ci sarà un nuovo conclave»)
incredibilmente governò la chiesa
per 35 anni e 5 mesi!

Eletto all’ora di pranzo,
pochi, per la verità,
videro la fumata bianca
che annunciava l’avvenuta elezione,
perché erano tutti a desinare
compreso il governatore il principe Chigi.

Nella vecchia Roma, infatti,
il mangiare era sacro;
infatti è noto il detto del XVI secolo:
«O Franza o Spagna abbasta che si magna».

Dall’interno del conclave si bussava alle porte,
ma dall’esterno nessuno sentiva,
allora divelta una porta
i conclavisti poterono uscire.

Prospero Caterini, cardinale protodiacono,
s’avviò verso la loggia interna della basilica
al fine di dare l’annuncio al popolo che si accalcava.

«Habemus papam»,
ma la voce debole non arrivava,
a quel tempo, infatti, non c’erano i microfoni
ed a fare “il trombone” si prestò un cerimoniere.

Così l’urbe seppe che il papa eletto
aveva assunto il nome di Leone XIII.

… Aneddoti

Nella biografia di questo pontefice
Vengono inoltre ricordati
alcuni gustosi aneddoti.

Ad esempio: Papa Leone e mons. Tarozzi,
segretario delle lettere latine, sono impegnati
a scrivere un importante documento.

Arriva la notte ed il monsignore
non ha ancora terminato di dire il breviario,
sommessamente lo ricorda al papa
che invece lo invita a continuare il lavoro
non ancora terminato.

In una breve pausa
prendono il breviario ed iniziano:
«Aperi Domine…»

Terminato il primo versetto
Papa Leone XIII dice «Amen».

Poi al segretario:
«Stia tranquillo, noi siamo il papa
e possiamo dispensare dalla recita
dell’ufficio divino tanto più
che stiamo lavorando
per il bene della santa Chiesa
e non abbiamo ancora finito».

Un’altra volta Papa Leone XIII
chiese ad un noto pittore
di fargli un ritratto da mandare ai parenti.

L’opera non venne un granché,
i lineamenti erano tanto dissimili
che nell’inviare il quadro
vergò di suo pugno un biglietto
con una frase del Vangelo di Matteo:
«Ego sum, nolite timere» (sono io non temete).

Ancora un paio di aneddoti.

Udienza in sala Clementina: tra i tanti
c’era anche un corpulento giudice napoletano;
questi, non appena si sedette,
gli si sgarrarono i pantaloni nel didietro.

Oltre all’imbarazzo ci fu una risata generale.
Con prontezza di spirito Papa Leone XIII
citò un versetto del «Dies Irae»
che in italiano suona così:
«Quando il giudice si siederà/
tutto ciò che è nascosto svelato sarà
niente impunito sarà».

Durante la visita “ad limina”
un vescovo americano con scarso garbo,
riferendosi agli anni del papa gli disse:
«Dato che non ci rivedremo più su questa terra,
addio, santità, addio».

Al che Papa Leone XIII:
«Eccellenza, ha un brutto male?».

Si racconta, inoltre,
che le ultime parole prima di morire
Papa Leone XIII le pronunciasse
nel suo amato latino.

Infatti, ai prelati
che erano vicini al suo capezzale disse:
«Valete omnes», arrivederci a tutti
e, detto ciò, spirò.
Correva l’anno 1903.

Papa Leone XII fu davvero
un pontefice saggio, spiritoso
e dalle non comuni doti diplomatiche;
fu arbitro tra Spagna e Germania
a causa delle isole Caroline
e tra Spagna e Stati Uniti per Cuba.

Fu, infine, attento
ed interessato alle questioni del mondo,
scrisse diverse encicliche
tra le quali primeggia sicuramente
la «Rerum Novarum»
che è ancora adesso alla base
della dottrina sociale della Chiesa.

Da: nichelino.com