Gesù

Gesù – Cristo è morto per ogni uomo
Sabato, 23 marzo 2013
Cappella della Domus Sanctae Marthae

 

Gesù – Anche questa mattina, sabato 23 marzo,
come ieri, Papa Francesco ha invitato
alla celebrazione della messa mattutina
nella cappella della Domus Sanctae Marthae
alcune maestranze della Città del Vaticano.

Era così presente un altro gruppo
di addetti del Servizio giardini e nettezza urbana
del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

A dire il vero, essi non avevano allora potuto
partecipare insieme ai loro colleghi di lavoro
alla messa celebrata dal Pontefice
nella prima mattina di venerdì,
di cui abbiamo dato notizia nell’edizione di ieri.

Con loro erano anche non solo
alcuni dipendenti della serra
ma anche una quindicina delle suore
Pie Discepole del Divin Maestro
che prestano servizio nella centrale telefonica
della Città del Vaticano.

Nell’omelia il Santo Padre
ha proposto una breve riflessione
sulle letture liturgiche del giorno.

In particolare, si è soffermato
sul brano del Vangelo di Giovanni (11,45-56)
dove si leggono tra l’altro
le parole del sommo sacerdote Caifa
non solo ai capi dei sacerdoti
ma anche ai farisei riuniti nel sinedrio
e soprattutto il commento dell’evangelista:

«Gesù doveva morire per la nazione,
e non soltanto per la nazione,
ma anche al fine di riunire insieme i figli di Dio
che erano dispersi».

Gesù non solo è morto
per il suo popolo
ma è morto per tutti.

Ma questo però – ha notato il Papa –
non va inteso nel senso della globalità:
vuol dire che Gesù effettivamente
è morto per ciascun uomo singolarmente.

Ogni cristiano deve dunque dire:
«Cristo morto per me».

È questa, in effetti, la massima espressione
dell’amore di Gesù per ogni uomo.
E dalla consapevolezza di questo amore
– ha sottolineato Papa Francesco –
dovrebbe perlomeno nascere un grazie.

Un grazie talmente profondo e appassionato
che potrebbe anche trasformarsi in lacrime di gioia
sul volto di ogni fedele.

Con il Pontefice hanno concelebrato
il cardinale Raùll Eduardo Vela Chiriboga,
arcivescovo emerito di Quito in Ecuador,
l’arcivescovo Lorenzo Baldisseri,
segretario del Collegio Cardinalizio
e della Congregazione per i Vescovi.

Inoltre i monsignori Alfred Xuereb
e Battista Ricca, direttore della Domus.

Tra i presenti anche le suore della Domus
e il segretario della Pontificia Commissione
per l’America Latina,
Guzmàn Carriquiry, con la consorte.

Le parole di Papa Francesco, Omelie del mattino,
nella Cappella della Domus Sanctae Marthae,
vol. 1, 22 marzo – 6 luglio 2013,
LEV, Città del Vaticano, 2015, pp. 17-18.

Foto: Copertina di Omelie del mattino
di Papa Francesco, vol. 1,
Libreria Editrice Vaticana,
Città del Vaticano 2013 / foto dal cellulare

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