La salvezza

La salvezza secondo Francesco
Mercoledì, 10 aprile 2013
Cappella della Domus Sanctae Marthae

 

La salvezza – «Il Signore
non ci salva con una lettera,
con un decreto, ma ci ha salvato»
e continua a salvarci con il «suo amore»,
restituendo agli uomini «dignità e speranza».

Nella consueta messa del mattino,
celebrata nella cappella
della Domus Sanctae Marthae,
mercoledì 10 aprile,
Papa Francesco ha parlato
della salvezza cristiana,
illustrandone il significato più autentico:

quell’amore di Dio
che attraverso il suo Figlio unigenito
«si è fatto uno di noi,
ha camminato con noi».

***

Commentando l’orazione colletta,
il Pontefice ha sottolineato infatti
che nella prima preghiera della messa
in pratica è stato detto al Signore:

«Tu nella Pasqua hai fatto due cose:
hai ristabilito l’uomo
nella sua dignità perduta».
E, di conseguenza,
gli «hai dato la speranza».

Questa – ha spiegato – «è la salvezza.
Il Signore ci dà la dignità
che abbiamo perduto.
Quella dignità di figli
ristabilisce la dignità,
e anche ci dà la speranza.

Una dignità che va avanti,
fino all’incontro definitivo con lui.

Questa è la strada della salvezza,
e questo è bello:
lo fa l’amore soltanto.
Siamo degni,
siamo donne e uomini di speranza».

***

Accade tuttavia che a volte
«noi vogliamo salvare noi stessi
e crediamo di farcela.
“Io salvo me stesso!”.
Non lo diciamo così,
ma nella vita lo facciamo, così».

Per esempio quando pensiamo:
«Io mi salvo con i soldi.
Sono sicuro, ho dei soldi,
non c’è problema …
Ho dignità:
la dignità di una persona ricca».

Ma – ha avvertito Papa Francesco –
tutto ciò «non basta.

Pensiamo alla parabola del Vangelo,
di quell’uomo
che aveva il granaio tutto pieno
e dice: “Ne farò un altro,
per avere di più
e poi dormirò tranquillo”.

E il Signore gli risponde:
“Sciocco! Questa sera morirai”.

Quella salvezza non va,
è una salvezza provvisoria,
una salvezza apparente»,
come quelle volte
in cui ci illudiamo di
«salvarci con la vanità,
con l’orgoglio»,

credendoci «potenti»,
mascherando «la nostra povertà,
i nostri peccati con la vanità,
l’orgoglio»:

tutte cose che finiscono,
mentre la vera salvezza
ha a che fare con la dignità
e la speranza ricevute
grazie all’amore di Dio

– ha aggiunto facendo riferimento
al brano del Vangelo di Giovanni
(3,16-21) proclamato poco prima –
che ha inviato il suo Figlio per salvarci.

***

Da qui l’invito del Papa
a fare «un atto di fede»
dicendo: «Signore, io credo.
Credo nel Tuo amore.
Credo che il Tuo amore
mi abbia salvato.

Credo che il Tuo amore
mi abbia dato quella dignità
che non avevo.
Credo che il Tuo amore
mi dia la speranza».

Ecco allora che diventa
«bello credere nell’amore»,
perché «quella è la verità.
È la verità della nostra vita».

Un invito a credere
nell’amore di Dio
ripetuto di nuovo dal Pontefice
al termine dell’omelia,

con l’esortazione conclusiva
ad aprire «il cuore
perché questo amore venga,
ci riempia
e ci spinga ad amare gli altri».

***

Insieme con il Santo Padre
hanno concelebrato, tra gli altri,
i cardinali Angelo Sodano,
decano del Collegio,
e Angelo Comastri, presidente
della Fabbrica di San Pietro;

l’arcivescovo di Zaleh e Furzol
dei Greco-melkiti, in Libano,
il basiliano Issam Youhanna Darwich;

e i vescovi Vittorio Lanzani,
delegato della Fabbrica di San Pietro,
ed Eusebio Hernández Sola,
presule agostiniano
di Tarazona, in Spagna,

con il padre Mario Bettero,
anch’egli dell’ordine di Sant’Agostino,
parroco della basilica vaticana.

***

Tra i presenti:
il ministro dell’Interno
del Governo italiano,
Anna Maria Cancellieri,
con alcuni familiari,

le suore di Santa Marta
che prestano servizio nella residenza
del cardinale decano,

un gruppo di religiose
dell’ordine del Santissimo Salvatore
di Santa Brigida,
con la superiora generale
Tekla Famiglietti,
e dipendenti della Fabbrica di San Pietro.

«La salvezza secondo Francesco»,
in “Omelie del mattino”. Nella Cappella
della Domus Sanctae Marthae
22 marzo – 6 luglio 2013.
“Le parole di Papa Francesco”,
vol. 1, LEV, Città del Vaticano,
2015, pp. 47-49.

Foto: Copertina di
Omelie del mattino di Papa Francesco,
vol. 1, Libreria Editrice Vaticana,
Città del Vaticano 2013 / foto dal cellulare

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