Josep Borrel

Josep Borrell al G20 di Rio:
Due Stati per Israele e Palestina

 

Josep Borrell – L’Alto rappresentante
dell’Ue per la Politica estera,
Josep Borrell,
ha rilanciato
al G20 di Rio de Janeiro
la proposta dei due Stati
per risolvere la crisi
tra Israele e Palestina,
chiedendo
che sia il forum internazionale
(oggi ultimo giorno di riunioni)
sia il Consiglio di sicurezza dell’Onu
si pronuncino in modo unanime
a favore di questo progetto.

Josep Borrell

«Abbiamo bisogno
di un quadro istituzionale,
e quale quadro migliore
delle Nazioni Unite?»,
ha detto Borrell.

Una dura critica
all’attuale sistema internazionale
è arrivata in realtà però
dal “padrone di casa”,
Mauro Vieira,
ministro degli Esteri del Brasile,
che ha la presidenza del G20.

Aprendo l’incontro
– che ha visto la partecipazione
del segretario di Stato Usa,
Antony Blinken,
e del ministro degli Esteri russo,
Sergej Lavrov,
i quali non si sono parlati
nel corso della riunione –
Vieira,
ha denunciato
la «inaccettabile paralisi»
del Consiglio di sicurezza
nel prendere decisioni,
affermando che
«le istituzioni multilaterali
non sono adeguatamente attrezzate
per affrontare le sfide attuali»,
e ciò «implica direttamente
la perdita di vite innocenti».

***

Josep Borrell – Un appuntamento,
quello di Rio,
tra l’altro
in parte offuscato all’origine
dalla crisi diplomatica
tra il presidente brasiliano,
Luiz Inácio Lula da Silva,
e il premier israeliano,
Benjamin Netanyahu,
a seguito
delle accuse di genocidio
mosse dal primo verso Israele,
e il paragone con la Shoah
per quanto sta avvenendo a Gaza:
affermazioni alle quali Israele
ha risposto poi
dichiarando Lula
«persona non grata»
e il Brasile ha richiamato
il suo ambasciatore a Tel Aviv.

Nel frattempo
prova a rimettersi in moto
la macchina dei negoziati
tra Israele e Hamas
per la liberazione degli ostaggi
ancora detenuti nella Striscia.

Il direttore della Cia,
William Burns,
secondo quanto riporta il sito Axios,
sarebbe atteso venerdì a Parigi
per una nuova serie di colloqui
con le controparti
di Qatar, Egitto e Israele
per riprendere gli sforzi
per arrivare ad un accordo
sul rilascio dei sequestrati
in cambio di una tregua con Hamas.

Josep Borrell

Nei colloqui al Cairo
tra Hamas ed Egitto
intanto
si starebbero aprendo
spiragli positivi.

Il quotidiano saudita
Asharq Al-Awsat,
citando fonti diplomatiche,
riferisce di «progressi».
La fazione islamista
«ha ammorbidito
le sue posizioni
e l’Egitto sta lavorando
per ottenere una flessibilità simile
anche con la delegazione israeliana
che arriverà al Cairo
nelle prossime ore»,
si scrive.

A dare forza alle indiscrezioni
anche le parole del ministro
del gabinetto di guerra israeliano,
Benny Gantz:
«Segni preliminari
indicano che c’è la possibilità
di far avanzare un nuovo accordo».

Da “L’Osservatore Romano”,
giovedì 22 febbraio 2024, pp. 1.6.

Foto: Due Stati per Israele
e Palestina / focus.it

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