Impotenza

Impotenza – Meditazioni per donne che hanno troppo da fare

 

Impotenza – Noi abbiamo ammesso la nostra impotenza
rispetto all’essere lavoro-dipendenti
e che la nostra vita era diventata incontrollabile

Primo passo (modificato)
degli Alcolisti Anonimi

Impotenza – Riflessione per donne che hanno troppo da fare

Io, impotente? No, mai!
La sola parola mi fa storcere le labbra
e provoca un moto di sospetto
verso chiunque la suggerisca.

In quanto donna,
non mi capiterà mai più
di essere impotente.

Può darsi che gli altri se lo aspettino,
ma io non lo sarò.

Ma… fermatevi un attimo.
Questo Passo non afferma
che io sono impotente come essere umano,
bensì che non ho alcun controllo
sulla mia dipendenza dal lavoro.

È una cosa diversa, quindi.

È vero che ultimamente
mi sono sentita un po’ nervosa,
che le mie relazioni sociali
non sono sempre tranquille
e che altri aspetti della mia vita privata
sono piuttosto… malconci.

Anche quando cerco di fermarmi,
mi accorgo di non riuscirci mai del tutto.

Forse devo essere disposta
a confrontarmi con questo concetto
del «superare l’impotenza».

La mia vita
ha veramente bisogno di qualcosa.

Impotenza – Essere «disposte» a rendersi conto
è il primo passo.
Io posso farlo.

Anne Wilson Schaef, Meditazioni
per donne che hanno troppo da fare,
Longanesi & C, Milano 1992, p. 14.

Foto: A Leslie Kies1 / pinterest.it

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