Il lago Toblino

Il lago Toblino con l’omonimo castello

 

Il lago Toblino con l’omonimo castello
è uno dei luoghi da cartolina del Trentino.

Quello di Toblino
è un piccolo lago alpino di fondovalle,
circondato da un rigoglioso canneto
e da una vegetazione
particolarmente interessante.

Tutta la zona
è stata riconosciuta biotopo
per interessi naturalistici
sia botanici sia etologici
ed è come tale tutelata, dal 1992,
dalla Provincia autonoma di Trento.

La balneazione non è tecnicamente vietata,
ma la bassa temperatura dell’acqua
e le forti correnti la sconsigliano fortemente.

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Il lago Toblino si trova
ad un altitudine di 245 metri s.l.m.,
ed occupa la parte terminale
della Valle dei laghi,

non lontano da Trento
e dai centri abitati
di Padergnone, Sarche,
Vezzano e Calavino.

Il lago si è formato per sbarramento
da parte di un conoide alluvionale
creato dal fiume Sarca
all’uscita della forra del Limarò.

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Si tratta di un bacino
dalle dimensioni molto contenute;

inoltre, dopo la costruzione
della vicina centrale idrica
di Santa Massenza, nel 1951,
si è innescato un processo di sedimentazione
che, oltre a intorbidire leggermente le acque,
ne sta lentamente diminuendo la profondità.

Il lago Toblino si trova
in una condizione singolare,
dal punto di vista climatico:

mentre le montagne vicine
manifestano le tipiche caratteristiche
delle zone alpine,

nel fondovalle l’azione del lago
e le ultime propaggini
del clima mite gardesano
consentono lo sviluppo
di specie submediterranee
o addirittura, in coltivazione,
di specie mediterranee.

Caratterizzato dalla presenza
dell’omonimo castello,
il lago Toblino è considerato
tra i più incantevoli specchi d´acqua
del Trentino.

Collegato al lago di Santa Massenza,
rimane un luogo romantico e suggestivo.

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Il Castel Toblino è un raro esempio
di castello lacustre.

La struttura è arroccata
su una piccola e protetta penisola
bagnata dall’omonimo lago.

La sua collocazione ha evidenti motivi
di strategia difensiva che qui sfrutta
sia le condizioni naturali del terreno,
sia la presenza dell’importante nodo stradale
di collegamento tra Trento
e le valli del Sarca e del Chiese.

La forma quadrangolare del complesso
trova uno dei segni di maggior interesse
nel grande mastio di forma circolare,
certamente la più evidente
delle preesistenze medievali.

L’ampia cinta merlata
che circonda l’intero complesso
e il grande parco circostante la residenza
aggiungono un ulteriore carattere distintivo.

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Fin dal 1100
il castello fu proprietà di vassalli
del principe vescovo di Trento.

La famiglia dei Da Campo
ne entrò in possesso nel XIII secolo
e dalla fine del Quattrocento
rientrò nell’orbita dei beni vescovili.

Passati i secoli di lotta e di contrasti
tra le varie famiglie nobili del principato,
il castello conobbe gli anni
della tranquilla gestione clesiana
e madruzziana,

periodo al quale sono ascrivibili
i maggiori lavori di restauro
e trasformazione.

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Dal XVI secolo
Toblino divenne sede periferica
della corte trentina.

Qui soggiornarono gli illustri ospiti
del principe vescovo,
si incontrarono i legati pontifici
giunti a Trento per il Sacro Concilio
e dimorarono molti facoltosi personaggi
della corte vescovile.

Nell’aprile del 1848 fu assediato
dai Corpi Volontari Lombardi
nel corso del tentativo
di marciare sulla città di Trento.

Attualmente il castello
è proprietà privata
ed è adibito a ristorante.

Foto: Lago Toblino
con l’omonimo Castel Toblino /
vacanzatrentina.it

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