Ariel Henry

Ariel Henry. Fallito attentato al premier haitiano. Cresce l’instabilità nel Paese caraibico

Ariel Henry, il primo ministro di Haiti,
è scampato ad un attentato al termine di una funzione religiosa
celebrata sabato nella cattedrale di Les Gonaïves,
città storica dell’indipendenza haitiana dalla Francia.

Ariel Henry, che è stato protetto dalla sicurezza ed è rimasto illeso,
aveva deciso di prendere parte, insieme ad alcuni ministri, alla cerimonia,
a cui negli ultimi 4 anni non era intervenuto nessuna alta autorità governativa
a causa delle minacce delle bande criminali che controllano la regione.

Una di queste aveva avvertito il primo ministro Ariel Henry
che se avesse deciso di presenziare il Te Deum
avrebbe messo a rischio la sua vita.

Da qui, lo scontro a fuoco che si è intensificato
all’uscita della comitiva governativa,
con un bilancio di almeno un morto e un ferito.

Intanto, la polizia è riuscita a sventare
un tentativo di evasione in massa dal carcere di Croix-des-Bouquets,
con un bilancio di almeno 10 detenuti uccisi e 4 agenti feriti,
2 dei quali in modo grave.

Il piano di evasione, riferisce il portale «Haiti Libre»,
è stato messo in atto il 31 dicembre,
quando i detenuti avevano ottenuto l’autorizzazione di recarsi al bar
per acquistare cibo e bevande con denaro proprio.

In un comunicato le autorità carcerarie haitiane hanno precisato
che non appena scattato l’allarme di una possibile fuga,
le forze di sicurezza hanno immediatamente aperto il fuoco
provocando una reazione di un gruppo di reclusi
che disponevano di armi e fucili.

La sparatoria, si è appreso, è durata circa un’ora
e otto detenuti sono morti sul posto,
mentre altri due sono deceduti in ospedale
per la gravità delle ferite riportate.

«L’operazione – conclude il comunicato – ha impedito
la realizzazione del progetto ed il ritorno alla normalità».

Da parte sua il giudice di pace ha reso noto
che sull’incidente è stata aperta un’inchiesta,
e che nel corso di una perquisizione in carcere
sono state sequestrate sei armi da fuoco, tre fucili e tre pistole.

Da “L’Osservatore Romano”, lunedì 3 gennaio 2022, p. 5.

Foto: Ariel Henry, primo ministro haitiano sfuggito ad un attentato / ommercato.com 

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