Omelia 2013/5
Santa Messa nella Cena del Signore
Istituto Penale per Minori di “Casal del Marmo” in Roma
Giovedì Santo, 28 marzo 2013
Omelia 2013/5
Questo è commovente.
Gesù che lava i piedi
ai suoi discepoli.
Pietro
non capiva nulla,
rifiutava.
Ma Gesù
gli ha spiegato.
Gesù-Dio –
ha fatto questo!
E Lui stesso
spiega ai discepoli:
«Capite quello
che ho fatto
per voi?
Voi mi chiamate
il Maestro e il Signore,
e dite bene,
perché lo sono.
Se dunque io,
il Signore e il Maestro,
ho lavato i piedi a voi,
anche voi dovete
lavare i piedi
gli uni agli altri.
Vi ho dato
un esempio,
infatti,
perché anche voi
facciate
come ho fatto io»
(Gv 13,12-15).
Omelia 2013/5
È l’esempio
del Signore:
Lui
è il più importante
e lava i piedi,
perché fra noi
quello che è
il più alto
deve essere
al servizio
degli altri.
***
Omelia 2013/5
E questo
è un simbolo,
è un segno,
no?
Lavare i piedi è:
“io sono
al tuo servizio”.
E anche noi,
fra noi,
non è che
dobbiamo
lavare i piedi
tutti i giorni
l’uno all’altro,
ma che cosa
significa
questo?
Che dobbiamo
aiutarci,
l’un l’altro.
A volte
mi sono
arrabbiato
con uno,
con un’altra …
ma…
lascia perdere,
lascia perdere,
e se ti chiede
un favore,
fatelo.
Omelia 2013/5
Aiutarci
l’un l’altro:
questo Gesù
ci insegna
e questo è quello
che io faccio,
e lo faccio di cuore,
perché è mio dovere.
Come prete
e come vescovo
devo essere
al vostro servizio.
Ma è un dovere
che mi viene
dal cuore:
lo amo.
Amo questo
e amo farlo
perché il Signore
così
mi ha insegnato.
Ma anche voi,
aiutateci:
aiutateci sempre.
L’un l’altro.
E così,
aiutandoci,
ci faremo
del bene.
***
Omelia 2013/5
Adesso faremo
questa cerimonia
di lavarci i piedi
e pensiamo,
ciascuno di noi
pensi:
“Io davvero
sono disposta,
sono disposto
a servire,
ad aiutare l’altro?”.
Pensiamo questo,
soltanto.
E pensiamo
che questo segno
è una carezza
di Gesù,
che fa Gesù,
perché Gesù
è venuto
proprio per questo:
per servire,
e per aiutarci.
Ringraziamenti
dopo il saluto
del Ministro Severino
Omelia 2013/5
Ringrazio
la Signora
Ministro
delle parole,
ringrazio
le autorità
per l’accoglienza
e ringrazio voi,
ragazzi e ragazze,
per l’accoglienza
di oggi:
sono felice
di stare con voi.
Avanti, eh?
E non lasciatevi
rubare la speranza,
non lasciatevi
rubare la speranza!
Capito?
Sempre
con la speranza,
avanti!
Grazie.
Omelia 2013/5
Domanda di un ragazzo
Grazie Padre
che sei venuto oggi.
Ma io
voglio sapere
una cosa:
perché
sei venuto oggi
qua a Casal
del Marmo?
Basta,
solo quello.
Risposta del Papa
È un sentimento
che è venuto
dal cuore;
ho sentito quello.
Dove sono
quelli che forse
mi aiuteranno
di più
ad essere umile,
ad essere
servitore
come
deve essere
un vescovo.
Ed io
ho pensato,
io ho
domandato:
“Dove sono
quelli a cui
piacerebbe
una visita?”
E mi
hanno detto
“Casal
del Marmo,
forse”.
E quando
me l’hanno detto,
sono venuto qui.
Ma dal cuore
è venuto quello,
soltanto.
Le cose
del cuore
non hanno
spiegazione,
vengono solo.
Grazie, eh!
Saluti finali
Adesso
mi congedo.
Grazie tante
della vostra
accoglienza.
Pregate per me
e non lasciatevi
rubare la speranza.
Sempre avanti!
Grazie tante!
Foto: Papa Francesco
durante il rito della
Lavanda dei piedi
nel carcere minorile
di Casal del Marmo
2013 /
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