Udienza Generale 2013/5
Piazza San Pietro
Mercoledì, 24 aprile 2013
Udienza Generale 2013/5
Cari fratelli e sorelle,
buongiorno!
Nel Credo
noi professiamo
che Gesù
«di nuovo verrà
nella gloria
per giudicare
i vivi e i morti».
La storia umana
ha inizio
con la creazione
dell’uomo
e della donna
a immagine
e somiglianza
di Dio
e si chiude con
il giudizio finale
di Cristo.
Spesso
si dimenticano
questi due poli
della storia,
e soprattutto
la fede
nel ritorno
di Cristo
e nel
giudizio finale
a volte
non è così
chiara e salda
nel cuore
dei cristiani.
Gesù,
durante
la vita
pubblica,
si è
soffermato
spesso
sulla realtà
della sua
ultima venuta.
Udienza Generale 2013/5
Oggi
vorrei riflettere
su tre testi
evangelici
che ci aiutano
ad entrare
in questo mistero:
quello
delle dieci vergini,
quello dei talenti
e quello
del giudizio finale.
Tutti e tre
fanno parte
del discorso
di Gesù
sulla fine
dei tempi,
nel Vangelo
di san Matteo.
***
Udienza Generale 2013/5
Anzitutto
ricordiamo che,
con l’Ascensione,
il Figlio di Dio
ha portato
presso il Padre
la nostra umanità
da Lui assunta
e vuole
attirare tutti a sé,
chiamare
tutto il mondo
ad essere accolto
tra le braccia
aperte di Dio,
affinché,
alla fine della storia,
l’intera realtà
sia consegnata
al Padre.
C’è, però,
questo “tempo
immediato”
tra la prima
venuta di Cristo
e l’ultima,
che è proprio
il tempo
che stiamo
vivendo.
In
questo contesto
del “tempo
immediato”
si colloca
la parabola
delle dieci
vergini
(cfr Mt 25,1-13).
Udienza Generale 2013/5
Si tratta
di dieci ragazze
che aspettano
l’arrivo
dello Sposo,
ma questi tarda
ed esse
si addormentano.
All’annuncio
improvviso
che lo Sposo
sta arrivando,
tutte
si preparano
ad accoglierlo,
ma mentre
cinque di esse,
sagge,
hanno olio
per alimentare
le proprie
lampade,
le altre, stolte,
restano con
le lampade
spente perché
non ne hanno;
e mentre
lo cercano
giunge
lo Sposo
e le
vergini stolte
trovano chiusa
la porta
che introduce
alla festa nuziale.
Bussano
con insistenza,
ma ormai
è troppo tardi,
lo Sposo
risponde:
non vi conosco.
***
Udienza Generale 2013/5
Lo Sposo
è il Signore,
e il tempo
di attesa
del suo arrivo
è il tempo
che Egli ci dona,
a tutti noi,
con misericordia
e pazienza,
prima della sua
venuta finale;
è un tempo
di vigilanza;
tempo in cui
dobbiamo
tenere accese
le lampade
della fede,
della speranza
e della carità,
in cui
tenere aperto
il cuore al bene,
alla bellezza
e alla verità;
tempo
da vivere
secondo Dio,
poiché
non conosciamo
né il giorno,
né l’ora
del ritorno
di Cristo.
Quello
che ci è chiesto
è di essere
preparati
all’incontro
– preparati
ad un incontro,
ad un bell’incontro,
l’incontro con Gesù -,
che significa
saper vedere
i segni
della sua presenza,
tenere viva
la nostra fede,
con la preghiera,
con i Sacramenti,
essere vigilanti
per non
addormentarci,
per non
dimenticarci di Dio.
La vita
dei cristiani
addormentati
è una vita triste,
non è
una vita felice.
Il cristiano
dev’essere felice,
la gioia di Gesù.
Non
addormentarci!
Udienza Generale 2013/5
La seconda parabola,
quella dei talenti,
ci fa riflettere
sul rapporto
tra come
impieghiamo
i doni
ricevuti da Dio
e il suo ritorno,
in cui ci chiederà
come li
abbiamo utilizzati
(cfr Mt 25,14-30).
***
Udienza Generale 2013/5
Conosciamo bene
la parabola:
prima
della partenza,
il padrone
consegna
ad ogni servo
alcuni talenti,
affinché siano
utilizzati bene
durante
la sua assenza.
Al primo
ne consegna cinque,
al secondo due
e al terzo uno.
Nel periodo
di assenza,
i primi due servi
moltiplicano
i loro talenti
– queste sono
antiche monete -,
mentre il terzo
preferisce
sotterrare
il proprio
e consegnarlo
intatto
al padrone.
Al suo ritorno,
il padrone
giudica il
loro operato:
loda i primi due,
mentre il terzo
viene cacciato
fuori nelle tenebre,
perché
ha tenuto nascosto
per paura
il talento,
chiudendosi
in se stesso.
Un cristiano
che si chiude
in se stesso,
che nasconde
tutto quello
che il Signore
gli ha dato
è un cristiano…
non è cristiano!
È un cristiano
che non
ringrazia Dio
per tutto quello
che gli ha donato!
Udienza Generale 2013/5
Questo ci dice
che l’attesa
del ritorno
del Signore
è il tempo
dell’azione
– noi siamo
nel tempo
dell’azione -,
il tempo in cui
mettere a frutto
i doni di Dio
non per
noi stessi,
ma per Lui,
per la Chiesa,
per gli altri,
il tempo in cui
cercare sempre
di far crescere
il bene
nel mondo.
E in particolare
in questo tempo
di crisi, oggi,
è importante
non chiudersi
in se stessi,
sotterrando
il proprio
talento,
le proprie
ricchezze
spirituali,
intellettuali,
materiali,
tutto quello
che il Signore
ci ha dato,
ma aprirsi,
essere solidali,
essere attenti
all’altro.
***
Udienza Generale 2013/5
Nella piazza,
ho visto
che ci sono
molti giovani:
è vero,
questo?
Ci sono
molti giovani?
Dove sono?
A voi,
che siete
all’inizio
del cammino
della vita,
chiedo:
Avete pensato
ai talenti
che Dio
vi ha dato?
Avete pensato
a come potete
metterli
a servizio
degli altri?
Non sotterrate
i talenti!
Scommettete
su ideali grandi,
quegli ideali
che allargano
il cuore,
quegli ideali
di servizio
che renderanno
fecondi
i vostri talenti.
La vita
non ci è data
perché
la conserviamo
gelosamente
per noi stessi,
ma ci è data
perché
la doniamo.
Cari giovani,
abbiate
un animo grande!
Non abbiate
paura
di sognare
cose grandi!
Udienza Generale 2013/5
Infine,
una parola
sul brano del
giudizio finale,
in cui viene
descritta
la seconda
venuta
del Signore,
quando Egli
giudicherà
tutti gli
esseri umani,
vivi e morti
(cfr Mt 25,31-46).
L’immagine
utilizzata
dall’evangelista
è quella
del pastore
che separa
le pecore
dalle capre.
Alla destra
sono posti
coloro che
hanno agito
secondo
la volontà di Dio,
soccorrendo
il prossimo
affamato,
assetato,
straniero,
nudo,
malato,
carcerato
– ho detto
“straniero”:
penso
a tanti stranieri
che sono qui
nella diocesi
di Roma:
cosa facciamo
per loro? –
mentre
alla sinistra
vanno coloro
che non hanno
soccorso
il prossimo.
Questo
ci dice
che noi
saremo
giudicati
da Dio
sulla
carità,
su come
lo avremo
amato
nei nostri
fratelli,
specialmente
i più deboli
e bisognosi.
***
Udienza Generale 2013/5
Certo,
dobbiamo sempre
tenere ben presente
che noi siamo
giustificati,
siamo salvati
per grazia,
per un atto di
amore gratuito
di Dio
che sempre
ci precede;
da soli
non possiamo
fare nulla.
La fede
è anzitutto
un dono
che noi
abbiamo
ricevuto.
Ma
per portare
frutti,
la grazia
di Dio
richiede
sempre
la nostra
apertura
a Lui,
la nostra
risposta
libera
e concreta.
Cristo viene
a portarci
la misericordia
di Dio che salva.
A noi
è chiesto
di affidarci
a Lui,
di
corrispondere
al dono
del suo amore
con
una vita buona,
fatta di azioni
animate
dalla fede
e dall’amore.
Udienza Generale 2013/5
Cari fratelli
e sorelle,
guardare al
giudizio finale
non ci faccia
mai paura;
ci spinga
piuttosto
a vivere
meglio
il presente.
Dio ci offre
con misericordia
e pazienza
questo tempo
affinché
impariamo
ogni giorno
a riconoscerlo
nei poveri
e nei piccoli,
ci adoperiamo
per il bene
e siamo vigilanti
nella preghiera
e nell’amore.
Il Signore,
al termine
della nostra
esistenza
e della storia,
possa
riconoscerci
come servi
buoni e fedeli.
Grazie.
Saluti:
Udienza Generale 2013/5
Bienvenus chers
pèlerins francophones
venant de Belgique,
de France
et de la République
démocratique
du Congo !
J’adresse
un salut particulier
aux pèlerinages
paroissiaux
et diocésains,
aux Filles
de la Charité,
aux séminaristes
et aux nombreux
élèves
venus m’écouter
et me saluer.
Je vous encourage
tous à tenir vive
votre foi
par la prière fervente,
par la participation
aux sacrements
et par la charité.
En cette période
de crise,
n’oubliez pas ceux
qui sont dans le besoin,
besoin matériel
et besoin spirituel !
Quant à vous
chers jeunes,
pensez aux talents
que Dieu
vous a donnés
et ayez toujours
une âme généreuse !
Bon pèlerinage !
[Un cordiale saluto
ai pellegrini
di lingua francese
venuti da Belgio,
Francia e Repubblica
Democratica del Congo!
In particolare saluto
i pellegrinaggi
parrocchiali
e diocesani,
le Figlie
della Carità,
i seminaristi
e i numerosi
studenti
venuti
ad ascoltarmi
e salutarmi.
Vi incoraggio tutti
a mantenere viva
la vostra fede
attraverso
la fervida preghiera,
la partecipazione
ai sacramenti
e la carità.
In questo periodo
di crisi,
non dimenticate
coloro che sono
nel bisogno
materiale
e spirituale!
E voi,
cari giovani,
pensate
ai talenti
che Dio
vi ha dato
e abbiate sempre
un animo generoso!
Buon pellegrinaggio!]
Udienza Generale 2013/5
I am pleased to greet
the Vietnamese pilgrims
from the Archdiocese
of Hochiminh City,
led by Cardinal
Jean-Baptiste
Pham Minh Man.
I also greet
the group of
Marist Brothers
taking part
in a programe
of spiritual reunion.
My cordial welcome
also goes
to the visitors
from Cambridge
Muslim College
in England.
Upon all
the English-speaking
visitors
present at today’s
Audience,
including those
from England,
Ireland, Norway,
Australia,
South Korea and
the United States,
I invoke
the joy and peace
of the Risen Lord.
[Saluto cordialmente
i pellegrini vietnamiti
dell’Arcidiocesi
di Hôchiminh Ville,
sotto la guida
del Cardinale
Jean-Baptiste
Pham Minh Mân.
Saluto inoltre
i Fratelli Maristi
che seguono
un corso
di rinnovamento
spirituale.
Porgo anche
un cordiale
benvenuto
al gruppo
del Cambridge
Muslim College
in Inghilterra.
Su tutti i pellegrini
di lingua inglese
presenti
all’odierna Udienza,
specialmente
quelli provenienti
da Inghilterra,
Irlanda, Norvegia,
Australia,
Sud Corea
e Stati Uniti,
invoco
la gioia e la pace
del Signore Risorto.]
***
Udienza Generale 2013/5
Einen herzlichen Gruß
richte ich
an alle Pilger
deutscher Sprache,
insbesondere an die
Knabenkantorei Basel.
Christus hat uns allen,
– ja wirklich jedem –
einzelnen,
wertvolle Talente geschenkt
und zählt darauf,
dass wir mit ihnen arbeiten.
Vor allem
euch Jugendliche,
die ihr so zahlreich
anwesend seid,
möchte ich ermutigen,
eure Talente
nicht zu vergraben,
sondern
zu überlegen,
wie ihr am Aufbau
des Reiches Christi
mitwirken könnt.
Die Kirche
braucht euch.
Gott segne euch alle.
[Rivolgo
un cordiale saluto
a tutti i pellegrini
di lingua tedesca,
in particolare alla
Knabenkantorei di Basel.
Cristo ha dato
a tutti noi –
proprio ad ognuno –
talenti
di grande valore.
Egli conta che noi
li facciamo fruttificare.
Soprattutto voi,
cari giovani,
che siete presenti
così numerosi:
vorrei incoraggiarvi
a non sotterrare
i vostri talenti,
ma a pensare
come potete cooperare
alla costruzione
del Regno di Dio.
La Chiesa
ha bisogno di voi.
Dio vi benedica tutti.]
Saludo cordialmente
a los peregrinos
de lengua española,
en particular
al grupo de la
Arquidiócesis
de Córdoba,
Argentina,
así como
a los provenientes
de España,
Colombia,
México
y los demás países
latinoamericanos
Invito a todos
a vivir este
tiempo presente
que Dios nos ofrece
con misericordia
y paciencia,
para que aprendamos
cada día
a reconocerlo
en los pobres.
Muchas gracias.
Udienza Generale 2013/5
Queridos peregrinos
de língua portuguesa,
sede bem-vindos!
Saúdo com afecto
os grupos de Portugal
e do Brasil,
em particular os fiéis
das paróquias
Divino Pai Eterno
de Goiânia
e São Pedro
de Vila Rica,
encorajando-vos
a todos
a apostar
em ideais grandes,
ideais de serviço
que engrandecem
o coração
e tornam fecundos
os vossos talentos.
Confiai em Deus,
como a Virgem Maria!
[Carissimi
pellegrini
di lingua portoghese,
benvenuti!
Saluto con affetto
i gruppi
del Portogallo
e del Brasile,
in particolare
i fedeli
delle parrocchie
«Divino Pai Eterno»
in Goiânia
e «São Pedro
de Vila Rica»,
incoraggiandovi tutti
a scommettere
su ideali grandi,
ideali di servizio
che allargano
il cuore
e rendono fecondi
i vostri talenti.
Fidatevi di Dio,
come la Vergine Maria!]
***
Udienza Generale 2013/5
أيها الأخوات والإخوة الأحباء، إن الدينونة الأخيرة لا تخيفنا ابدا؛ بل تدفعنا بالأحرى لعيش الحاضر بطريقة أفضل. فالله يهب لنا، برحمة وطول أناة، هذا الوقت حتى نتعلم كل يوم أن نتعرف عليه في الفقراء وفي الأصاغر، ولنعمل من أجل الخير، ولنكون يقظين في الصلاة وفي المحبة. لندعو الرب يسوع، محامي وقاضي البشر، لكي يحاكمنا، في نهاية وجودنا وفي نهاية التاريخ، كخدام صالحين وأمناء. “مارانتا، تعالى أيها الرب يسوع” (رؤ 22، 20). أمنح للجميع البركة الرسولية!
[Cari fratelli e sorelle,
il giudizio finale
non ci faccia mai paura;
ci spinga piuttosto
a vivere meglio
il presente.
Dio ci offre,
con misericordia
e pazienza,
questo tempo
affinché impariamo
ogni giorno
a riconoscerlo
nei poveri
e nei piccoli,
ci adoperiamo
per il bene
e siamo vigilanti
nella preghiera
e nell’amore.
Il Signore,
al termine della
nostra esistenza
e della storia,
possa riconoscerci
come servi buoni
e fedeli.
«Maranathà!
Vieni Signore Gesù»
(Ap 22,20).
A tutti imparto
la Benedizione
Apostolica!]
Udienza Generale 2013/5
Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Wczoraj wspominaliśmy św. Wojciecha Biskupa i Męczennika, apostoła Polski i jej patrona. Dziękując Bogu za dar wiary, którą ten Święty przyniósł na polską ziemię i potwierdził ofiarą krwi, polecam jego opiece Kościół w Polsce. Niech ten zasiew, który przez wieki wydał obfite owoce świętości, nadal wzrasta w sercach wszystkich Polaków. Z serca wam błogosławię.
[Saluto
i pellegrini polacchi.
Ieri
abbiamo commemorato
sant’Adalberto
Vescovo e Martire,
apostolo e patrono
della Polonia.
Ringraziando Dio
per il dono della fede
che questo Santo
ha portato
nella terra polacca
e ha confermato
con l’offerta del sangue,
affido
la Chiesa in Polonia
alla sua protezione.
Questo seme,
che lungo i secoli
ha portato
abbondanti frutti
di santità,
continui a crescere
nei cuori
di tutti i polacchi.
Vi benedico di cuore!]
APPELLO
Udienza Generale 2013/5
Il rapimento
dei Metropoliti
greco-ortodosso
e siro-ortodosso
di Aleppo,
sul cui rilascio
ci sono notizie
contrastanti,
è un ulteriore segno
della tragica situazione
che sta attraversando
la cara Nazione siriana,
dove la violenza
e le armi continuano
a seminare morte
e sofferenza.
Mentre ricordo
nella preghiera
i due Vescovi,
affinché
ritornino presto
alle loro comunità,
chiedo a Dio
di illuminare
i cuori
e rinnovo
il pressante invito
che ho rivolto
nel giorno di Pasqua
affinché cessi
lo spargimento
di sangue,
si presti
la necessaria
assistenza
umanitaria
alla popolazione
e si trovi
quanto prima
una soluzione
politica
alla crisi.
***
Udienza Generale 2013/5
Rivolgo un
cordiale benvenuto
ai pellegrini
di lingua italiana.
In particolare
saluto i fedeli
dei diversi
pellegrinaggi
diocesani,
accompagnati
dai rispettivi Vescovi,
convenuti
alla Sede di Pietro
in occasione
dell’Anno della fede.
Saluto inoltre
i sacerdoti,
le religiose
– specialmente
le Figlie di
Nostra Signora
al Monte Calvario
a 10 anni
dalla canonizzazione
della Fondatrice Virginia
Centurione Bracelli -,
i seminaristi,
i gruppi parrocchiali,
e i fedeli
dell’undicesimo
Decanato di Napoli
e i numerosi anziani
dell’Associazione
Nazionale Pensionati.
La visita alle tombe
degli Apostoli
rafforzi in tutti
la fede
nel Cristo Risorto!
Udienza Generale 2013/5
Un pensiero speciale
rivolgo
all’Arcivescovo
di Sassari
e agli operai
della Società “E.ON”
– si vede che
oggi l’aereo
è arrivato
in orario;
grazie tante! -,
ed auspico
che la grave
congiuntura
occupazionale
possa trovare
una rapida
ed equa soluzione,
nel rispetto
dei diritti di tutti,
specialmente
delle famiglie.
La situazione
in Sardegna
e nell’intero Paese
è particolarmente
difficile.
È importante
che ci sia
un incisivo impegno
per aprire
vie di speranza.
Infine, un
pensiero affettuoso
ai giovani, ai malati
e agli sposi novelli.
Cristo Buon Pastore
dìa sicurezza
a ciascuno di voi,
cari giovani,
soprattutto
agli studenti
così numerosi,
perché
seguendo
la sua voce
non sbaglierete;
sostenga voi,
cari ammalati,
nel portare
la vostra croce
quotidiana;
e aiuti voi,
cari sposi novelli,
a costruire
la vostra famiglia
sull’amore di Dio.
Grazie!
Foto: Papa Francesco
in Piazza San Pietro
per l’Udienza Generale /
lalucedimaria.it