Umiltà

Umiltà – La regola d’ora dell’umiltà
Lunedì, 8 aprile 2013
Cappella della Domus Sanctae Marthae

 

Umiltà – L’umiltà è «la regola d’oro»:
per il cristiano «progredire»
vuol dire «abbassarsi».
Ed è proprio sulla strada dell’umiltà,
scelta da Dio stesso,
che passano amore e carità.

Lo ha ricordato Papa Francesco
nell’omelia durante la messa
che ha celebrato,
la mattina di lunedì 8 aprile,
nella cappella della Domus Sanctae Marthae.

Tra i concelebranti
l’arcivescovo di Los Angeles,
José Horacio Gómez,
il vescovo di Gozo, Mario Grech
e monsignor Dario Edoardo Viganò,
direttore del Centro Televisivo Vaticano (Ctv).

Fra i presenti, il personale del Ctv,
i componenti del programma brasiliano
della Radio Vaticana, alcune religiose,
tra cui le suore Figlie della carità
che hanno rinnovato la loro professione di fede,
e Arturo Mari, già fotocronista
dell’Osservatore Romano.

***

Tutta la storia della fede,
ha detto il Pontefice,
è fatta di umiltà
e «parla a tutti noi di umiltà».

È così anche per il fatto storico
della nascita di Gesù.

Sembra che Dio abbia voluto
che ogni avvenimento
«si facesse di nascosto,
che non fosse reso pubblico»,
e che fosse come «coperto
dall’ombra dello Spirito Santo».

Ecco perché – ha aggiunto –
«tutto si fa sulla strada dell’umiltà.
Dio, umile, si abbassa:
viene da noi e si abbassa.
E continuerà ad abbassarsi fino alla croce».

Al momento dell’annunciazione
anche «Maria – ha affermato Papa Francesco –
si abbassa: non capisce bene, ma è libera:
capisce soltanto l’essenziale.
E dice di sì. È umile:
“Sia fatta la volontà di Dio”.
Lascia la sua anima alla volontà di Dio».

E «Giuseppe, il suo fidanzato
– ancora non erano sposati –
anche lui si abbassa e porta su se stesso
questa responsabilità tanto grande».

Giuseppe, ha proseguito il Papa,
«dice anche sì all’angelo
quando, mentre dormiva,
gli ha detto quella verità».

***

Proprio lo stile di Maria e di Giuseppe
mostra che «tutto l’amore di Dio,
per arrivare a noi,
prende la strada dell’umiltà.
Dio umile che ha voluto camminare
con il suo popolo».

Il Pontefice si è riferito
al libro del Deuteronomio dicendo:
«Io ti ho portato nel deserto
come un papà porta suo figlio.
Dio, umile e tanto buono.
Il Dio paziente.

Questo è diverso
dall’atteggiamento degli idoli;
gli idoli sono forti,
si fanno sentire: qui comando io!».

«Il nostro Dio – perché è vero,
perché non è un Dio finto, è vero;
non è un Dio di legno,
fatto dagli uomini, è vero –
preferisce andare così,
per la strada dell’umiltà»
ha proseguito il Santo Padre, spiegando:

«Tutto questo amore viene
su questa strada dell’umiltà.
Essere umili non significa
andare per la strada così,
con gli occhi bassi: no, no.

L’umiltà è quella di Dio che ci insegna,
quella di Maria, quella di Giuseppe».
E «l’umiltà – ha aggiunto –
è quella di Gesù,
che finisce sulla croce».

***

«E questa è la regola d’oro per un cristiano:
progredire, avanzare e abbassarsi.
Non si può andare su un’altra strada.
Se io non mi abbasso,
se tu non ti abbassi,
non sei cristiano».

“Ma perché devo abbassarmi?”.
«Per lasciare che tutta la carità di Dio
venga su questa strada,
che è l’unica che lui ha scelto
– non ne ha scelto un’altra –
che finirà sulla croce.
E poi, nel trionfo della risurrezione».

«Il trionfo del cristiano – ha concluso –
prende questo cammino dell’abbassamento.
Credo che si dica così: abbassarsi.

Guardiamo Gesù
che incomincia ad abbassarsi
in questo mistero tanto bello.

Guardiamo Maria, guardiamo Giuseppe.
E chiediamo la grazia dell’umiltà.
Ma di questa umiltà
che è la strada per la quale
sicuramente passa la carità.

Quando Paolo ci dice: pensate
che gli altri siano migliori di voi,
a volte è difficile pensarlo.

Ma Paolo pensa a questo mistero,
a questa strada,
perché lui nel più profondo del suo cuore
sa che l’amore soltanto va
per questa strada dell’umiltà».

Infatti «se non c’è umiltà,
l’amore resta bloccato,
non può andare.

Chiediamo, dunque,
la grazia dell’umiltà
alla Madonna, a san Giuseppe
e a Gesù».

«La regola d’oro dell’umiltà»,
in “Omelie del mattino”. Nella Cappella
della Domus Sanctae Marthae
22 marzo – 6 luglio 2013.
“Le parole di Papa Francesco”, vol. 1,
LEV, Città del Vaticano, 2015, pp. 39-41.

Foto: Copertina di Omelie del mattino
di Papa Francesco, vol. 1,
Libreria Editrice Vaticana,
Città del Vaticano 2013 / foto dal cellulare

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