Schökel

Schökel – La coppia è una scultura vivente
Analogia nuziale nella Scrittura.
In una raccolta di saggi in onore di Schökel

 

Schökel – L’annuncio
dell’Anno Famiglia Amoris Laetitia
(19 marzo 2021 – 26 giugno 2022)
voluto da Papa Francesco
non dovrebbe lasciare indifferente nessuno,
soprattutto i biblisti.

Certamente non sarebbe rimasto indifferente
padre Luis Alonso Schökel,
gesuita spagnolo ed esegeta
assurto alla leggenda negli studi scritturistici.

Il suo ultimo libro, infatti,
s’intitolava precisamente
Símbolos matrimoniales en la Biblia
(nell’edizione italiana: I nomi dell’amore.
Simboli matrimoniali nella Bibbia, Piemme).

Va considerato che, oltre vent’anni fa,
questo studio riscopriva la centralità
del linguaggio sponsale che attraversa la Bibbia
dalla prima fino all’ultima pagina,
affiancando quello dell’Alleanza
non come una mera variante retorica.

Questo simbolismo, inoltre,
è sempre rimasto vivo
nella tradizione della Chiesa orientale,
come rammenta la tradizione esegetica dei Padri,
dalla quale Schökel non mancava di attingere
oltre che alla “cassetta” degli attrezzi
della critica testuale.

In altri contesti, tuttavia, la nunzialità
è stata posta tra le parentesi prudenziali
di una similitudine imperfetta.

La Parola di Dio ci dice molto sul matrimonio,
ma come potrebbe essere possibile il contrario?

Sono storie d’amore “troppo umane”
– e l’accento piomba inevitabilmente
su difetti e problematiche,
piuttosto che sulle qualità uniche dell’amore –
mentre pienezza e realizzazione
appartengono solo a Dio.

Certamente Egli è l’unico fedele.
E tuttavia,
come già annotava san Giovanni Crisostomo,
«la spiegazione simbolica certamente
non annulla la realtà dell’amore».

La riscoperta di questo orizzonte di senso
pare aver sigillato una raggiunta,
nuova consapevolezza precisamente
nell’esortazione apostolica Amoris laetitiae,

soprattutto laddove si afferma che
«la coppia che ama e genera la vita
è la vera “scultura” vivente (…)
capace di manifestare il Dio creatore e salvatore.
Perciò l’amore fecondo
viene ad essere il simbolo
delle realtà intime di Dio» (11).

L’approfondimento biblico
non potrà essere quindi che la strada principe
da percorrere lungo l’anno dedicato alla famiglia,
anche se affiancato da tanti altri e necessari approcci.

Merita quindi grande attenzione il volume
L’analogia nuziale nella Scrittura
(Gregorian & Biblical Press, 2020).

Si tratta praticamente di una raccolta di saggi
in onore di Luis Alonso Schökel
curato dal suo discepolo Luca Pedroli,
professore presso il Pontificio Istituto Biblico
e la Gregoriana di Roma.

Con un linguaggio scientifico
ma volutamente accessibile a tutti,
il volume approfondisce le piste di studio
aperte dal maestro, evidenziando, in particolare
il fil rouge del linguaggio sponsale
che accomuna i due Testamenti.

Nel Primo Testamento,
il rapporto tra Dio e Israele è spesso descritto
con il vocabolario tipico dell’amore coniugale.

Ad esempio, i Profeti utilizzano quest’immagine
al fine di evidenziare la tenerezza e l’intensità
dell’amore del Signore per il suo popolo,
come uno sposo che si è legato alla sua sposa,
assicurandole la sua fedeltà e la sua sollecitudine
(Gianantonio Borgonovo).

Le nozze del re poi si aprono
a una molteplicità di risonanze nei Salmi
(Gianni Barbiero).

Soprattutto, nel Cantico dei Cantici
la voce dello sposo e quella della sposa
si rincorrono, in un contesto in cui la forza
del trasporto dell’uno per l’altra
riecheggia sempre in modo dolce e delicato
(Ludger Schwienhorst-Schönberger).

Il simbolo matrimoniale, nel tempo,
verrà poi ad assumere una connotazione messianica
che troverà naturalmente la sua piena espressione
nel Nuovo Testamento
(Luis Sánchez Navarro per i sinottici;
Harold Attridge per il corpus giovanneo).

E questo al fine di evidenziare
l’unione di Cristo con la Chiesa,
primizia e promessa di quell’unione sponsale
che troverà compimento nella rivelazione ultima
dell’Umanità nuova (Luca Pedroli).

Questo volume segna pertanto
un’ulteriore tappa nel cammino di riappropriazione
della teologia sponsale veicolata dalle Scritture.

In questo cammino s’innestano anche gli studi
di Frédéric Manns (Sinfonia sponsale
nel Vangelo di Giovanni, Chirico);
Bruno Ognibeni (Il matrimonio alla luce
del Nuovo Testamento, Lateran University Press);

Renzo Infante (Lo sposo e la sposa.
Percorsi di analisi simbolica, San Paolo),
nonché dello stesso Luca Pedroli
(con Mauro Meruzzi, Venite alle nozze.
Un percorso biblico sulle orme di Cristo-Sposo;
e con Renzo Bonetti, Il prete: uno sposo;
entrambi per Cittadella).

L’Anno Famiglia Amoris Laetitia, pertanto.
è uno sprone ulteriore, anche alla ricerca biblica.

Paolo Pegoraro, «La coppia è una scultura vivente.
Analogia nuziale nella Scrittura.
In una raccolta di saggi in onore di Schökel»,
in “L’Osservatore Romano”
sabato 2 gennaio 2021, p. 6.

Foto: Pablo Picasso, Famiglia di acrobati (1905),
tecniche miste su cartoncino
(acquerello, pastello e inchiostro di china),
104 x 75 cm., Kunstmuseum, Göteborg (Svezia) /
pinterest.it

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