Preghiere musulmane 2

Preghiere musulmane 2

Preghiere musulmane 2

 

Al termine delle abluzioni

Preghiere musulmane 2 – Gloria a te,
mio Dio! Lode a te!
Non c’è divinità all’infuori di te!

Le mie opere sono cattive:
ho tralignato.
Ti chiedo perdono, mio Dio,
e mi volgo a te.
Concedimi il perdono e volgiti a me!

Tu sei, infatti, colui che ama perdonare,
tu sei il Misericordioso!

Dio mio, annoverami fra quelli
che si pentono con sincerità
fra quelli che si purificano,
fra i tuoi servi virtuosi

Fa’ di me un servo paziente e riconoscente!
Fa’ che mi ricordi di te,
e fa’ che spesso invochi il tuo nome
e ti lodi mattino e sera.

Preghiera rituale
in C.M. Guzzetti, «Islàm in preghiera»,
LDC-Leumann, Torino 1991.

Dom Pierre Miquel – Matteo Perrini,
«Preghiere dell’umanità», Queriniana,
Brescia 1993, p. 160.

Per disporsi a pregar bene

Preghiere musulmane 2 – O Dio,
ti chiedo un fede pura
che tocchi il mio cuore,
e una certezza vera,
affinché io sappia
che non mi capiterà
se non quanto hai decretato per me,
e il soddisfacimento
di quanto mi hai assegnato.

O Dio,
ti chiedo una fede sincera
e una certezza
cui non segua miscredenza.
Ti chiedo una misericordia
tale che io possa ricevere l’onore
della tua liberalità
in questo mondo e nell’altro.

O Dio,
fa’ di noi delle guide ben guidate,
non traviati né travianti,
in guerra con i tuoi nemici,
in pace con i tuoi amici!

Facci amare gli uomini
di un amore come il tuo,
facci osteggiare di inimicizia
come la tua
chi, fra le tue creature,
ti contraria.

O Dio,
questa è la preghiera:
a te accoglierla;
questo è lo sforzo:
in te ho fiducia.

Preghiera rituale
in C.M. Guzzetti, «Islàm in preghiera»,
LDC-Leumann, Torino 1991.

Dom Pierre Miquel – Matteo Perrini,
«Preghiere dell’umanità», Queriniana,
Brescia 1993, p. 161.

Foto: La Mecca, è la città santa
per antonomasia
dell’attuale Arabia Saudita,
patria di Maometto, ricordato come
profeta e rifondatore dell’Islàm.
Nella foto si coglie
la Moschea Masjid al-Haram (VII sec.),
che circonda la Kaaba struttura cubica,
il santuario più sacro dell’Islàm.

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