Lanterne verdi

Lanterne verdi – Il verde che contagia

Lanterne verdi – «Diamo luce alla solidarietà»
invita ad accendere anche in Italia le luci,
simbolo di accoglienza e giustizia
come fanno le famiglie polacche
al confine con la Bielorussia
al fine di indicare la loro ospitalità
ai migranti

Lanterne verdi – Si allunga la catena
della solidarietà: giorno dopo giorno.

Sono in molti, infatti,
ad accendere di verde
finestre, edifici e candele,
ossia la luce
simbolo di accoglienza
verso chi fugge
da guerre e violenze.

E tutto ciò, certamente,
in risposta
all’appello lanciato da «Avvenire».

Circa 100 lanterne verdi, in effetti
sono state diffuse nella città di Vinci
in solidarietà con i profughi,
che cercano di passare il confine
tra Polonia e Bielorussia,
oltretutto stressati dalla fatica
e schiacciati dal freddo.

Costoro, infatti, nonostante tutto,
ricevono un segno d’accoglienza
da quei polacchi
che accendono lanterne verdi
nelle loro case.

«Abbiamo acquistato piccole lanterne
fatte arrivare da Ivrea,
poi le abbiamo verniciate di verde
e quindi le abbiamo diffuse
nella parrocchia e tra gli amici,
spiegando, di conseguenza, il messaggio
anche con un foglietto abbinato».

«Serviranno? Sì!»
spiega Silvano Guerrini.

Anche a Soriano Calabro,
«piccolo borgo
delle preserre vibonesi,
si è accesa la lanterna verde
al fine di illuminare
la solidarietà verso i profughi»
scrive padre Giovanni Calcara.

Il padre domenicano sottolinea,
in particolare,
l’importanza della sensibilità
verso tutti i profughi,
che come insegna papa Francesco
sono effettivamente “Fratelli tutti”.

Infatti, ribadisce esplicitamente
che gli atteggiamenti di solidarietà
e il riconoscimento dei diritti
della persona,
manifestati in questa occasione,
devono diventare del tutto abituali.

E ciò, soprattutto,
in un territorio, come il suo,
segnato pesantemente dalla violenza
e dalla illegalità.

Al termine della manifestazione,
che si è svolta il 23 dicembre,
il sindaco, Vincenzo Bartone
ha acceso perciò la lanterna verde.
perché, come ha sottolineato,
«possa illuminare il futuro
della nostra città e del mondo intero».

L’ha accesa dinnanzi al Municipio
che, per l’occasione,
è stato illuminato, ovviamente,
di colore verde.

Anche il Comune di Castelforte
ha aderito alla campagna.

«Le immagini e le testimonianze
di centinaia di profughi
che bussano alle porte dell’Europa,
trovandole sbarrate,
fanno male ai nostri cuori
e sfidano le certezze
della nostra società».

Così, esplicitamente il sindaco
Angelo Felice Pompeo.

A chiedere al Comune pontino
di aderire all’evento è stata
l’Associazione culturale Bachelet,
che il sette dicembre scorso
aveva inviato, a tal proposito,
una nota all’amministrazione.

Anche il Palazzo Arcivescovile
di Lanciano si illumina di verde.

È il gesto con cui, praticamente
la diocesi abruzzese riprende
l’appello del Servizio Migrantes
della Conferenza episcopale
di Abruzzo e Molise, in conformità,
«non solo simbolica», all’iniziativa
#LanterneVerdi di «Avvenire».

«Verde speranza.
Verde come le lanterne
che annunciano espressamente
accoglienza e solidarietà
in favore dei profughi
bloccati ai confini dell’Europa
nelle terre tra Bielorussia e Polonia.

Certamente
un segno di vicinanza
e prossimità
dal palazzo arcivescovile
di Lanciano
della Chiesa di Lanciano-Ortona».

Daniela Fassini, «Il verde
che contagia», in “Avvenire”,
domenica 2 gennaio 2022, p. 13.

Foto: La facciata di «Avvenire»
si tinge di verde, in conformità
alla campagna “Lanterne verdi” /
chiesadibologna.it

Da sapere

Pozzallo, la Sea Watch
in porto con 250 migranti

Sono iniziate
fino da ieri mattina
le procedure di sbarco
dei 437 migranti.

Tanti, infatti,
ne sono stati rilevati ieri
dall’Usmaf – il team
di sanità marittima –
a bordo della nave Ong
Sea Watch 3.

Intanto, 23 persone sono state fatte
dapprima scendere d’urgenza
a causa di controlli medici urgenti
(18 effettivi, oltre ai bimbi
figli delle donne che necessitavano
di visite approfondite).

Successivamente, la scorsa notte.
11 di esse sono state fatte risalire
a bordo della Sea Watch 3.

Saranno inoltre le procedure
di identificazione all’hotspot
a chiarire anche quanti
siano effettivamente
i minori non accompagnati.

Al team Sea Watch 3
ne risulterebbero poco meno di 150
mentre la sanità marittima
ne avrebbe individuati
poco più di una settantina.

In effetti, sono rappresentati
quasi tutti i Paesi africani
nelle nazionalità dichiarate.

Inoltre, per la prima volta,
dopo molto tempo,
nessuno proviene da Bangladesh,
Pakistan e Siria.

La prefettura, nel frattempo,
ha predisposto
i servizi di trasferimento
dei minori non accompagnati
verso Caltanissetta, dove
sarebbero disponibili 70 posti,
ed Agrigento, dove i posti sarebbero 80.

Nessun caso positivo, infine,
tra i 23 testati al Covid.

Muore mentre cerca rifugio per la famiglia

Un pescatore tunisino di 50 anni
è morto travolto da una parete
mentre tentava di sfondare
una finestra murata di un’ex foresteria
delle Ferrovie dello Stato
a Marina di Chieuti, nel Foggiano.

A quanto si apprende, l’uomo,
in compagnia della moglie
e dei due figli, ha tentato dapprima
di abbattere la finestra murata
al fine di poter accedere nello stabile
e trovare così un rifugio
per trascorrere la notte di Capodanno.

Il tentativo ha però provocato
il crollo del muro
che ha schiacciato l’uomo,
uccidendolo sul colpo.

Al momento,
i carabinieri stanno indagando
sull’accaduto.

Da “Avvenire”,
domenica 2 gennaio 2022, p. 13.

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